domenica 1 novembre 2015

Il lato positivo - Silver Linings Playbook

Titolo originale: Silver Linings Playbook
Anno: 2012
Genere: drammatico, commedia
Regia: David O. Russel
Distribuzione: Eagle Picture
Durata: 122 minuti
Interpreti e personaggi: Bradley Cooper (Patrick "Pat" Solitano jr), Jennifer Lawrence (Tiffany Maxwell), Robert De Niro (Patrizio "Pat sr"  Solitano), Jacki Weaver (Dolores Solitano), Cris Tucker (Danny McDaniels), Anupam Kher (dott. Cliff Patel), Shea Wigham (Jake Solitano), Julia Stiles (Veronica Maxwell), John Ortiz (Ronnie), Paul Herman (Randy), Brea Bee (Nikki Solitano)

VOTO: ★★★★½☆ 

Ispirato all'omonimo libro di Matthew Quick, The Silver Linings Playbook (in italiano L'orlo argenteo delle nuvole), il film ci introduce nella vita di Pat Solitano, un uomo che in poco meno di un anno ha perso tutto - moglie, casa e lavoro - e ha guadagnato una diagnosi di "disturbo bipolare".


Ritorna a casa dopo 8 mesi in un istituto psichiatrico e il suo unico obiettivo è riconquistare sua moglie, Nikki, e dimostrale che è cambiato, che è "sano". 
Peccato (o per fortuna?) che un'ordinanza restrittiva gli impedisce di avvicinarsi a meno di 150 mt da lei.
Il ritorno alla "vita normale" viene accolto con un po' di reticenza dai suoi familiari e dal suo psichiatra, ma Pat non si arrende: va avanti a suon di "Excelsior!"
Punto di svolta della storia? L'incontro con Tiffany, una vedova depressa con una recente dipendenza da sesso.

Come canalizzare le energie positive e unire l'utile per lui (far avere a Nikki una lettera attraverso Tiffany) all'utile per lei (partecipare ad un bizzarro concorso di danza in coppia con Pat) al dilettevole? 
Con la danza: un esercizio per il corpo e per la mente, per la disciplina, la costanza e la fiducia reciproca.

Le speranze, le delusioni, le aspirazioni, le lotte per rimanere a galla, tutto nel lato positivo.





8 Nomination agli Oscar del 2013.

Oscar alla Migliore attrice protagonista ad una energica, verace e appassionata Jennifer Lawrence: un'interpretazione straordinaria, a tratti violenta, cruda e diretta.

È la prima volta che la vedo in un ruolo "normale", di un personaggio che non appartenga ad un mondo distopico o popolato da mutanti (n.d.A: interpreta la controversa Mystica nei film Marvel "X-Men - L'inizio" e "X-Men - Giorni di un futuro passato"): ho amato la sua aggressività e la sua debolezza, il modo sincero con cui si è calata nella parte di Tiffany.

La rivedremo prossimamente di nuovo nei panni di Katniss Everdeen nell'ultimo capitolo della saga di Hunger Games, e poi di nuovo al fianco di Bradley Cooper e Robert de Niro, sotto la regia di David O. Russel in "Joy" (uscita in Italia prevista per gennaio 2016).


Applausi anche per Bradley Cooper che è assolutamente credibile nel ruolo del protagonista, con un'intensa espressività che rende lo spettatore più partecipe della sua storia e degli sbalzi della sua malattia.

Chapeau a Robert De Niro e Jacki Weaver, personaggi non troppo secondari, con una eccezionale tridimensionalità che risulta fondamentale nell'articolazione dell'intera narrazione.


Molto più di una commedia romantica: il ritratto intimo di una famiglia vessata da problematiche e isterismi, un mix tra humor e accortezza nel trattare il delicato tema della malattia mentale, e la sottile evidenza che ognuno di noi deve scendere a patti con una parte di sè che non è limpida. 
Ma nonostante in ognuno di noi risiedano inespresse follie, siamo tutti salvabili.
Basta trovare il lato positivo.

"ci sarà sempre una parte di me che è smandrappata, sudicia. Ma questo mi piace, insieme alle altre parti di me stessa. Puoi dire la stessa cosa di te stesso, fesso? Sai perdonare? Sei bravo in questo?"


Brindiamo alle parti sudicie di noi e al lato positivo.

Vicky

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