mercoledì 11 novembre 2015

Più che logico tour - 1 novembre 2015, Bologna



Ci sono quei concerti che li sogni da una vita: mentre aspetti un giorno migliore e pensi "Cavolo, vorrei tanto andare ad un concerto di Cesare prima o poi..".
E continui a pensare che una (super fan) come te dovrebbe esserci già andata, già ai tempi dei Lùnapop, quando ti sembrava che il mondo girasse intorno solo a loro.
Vieni a vedere perché alla fine, a quel concerto, sono riuscita ad andarci...
Buon viaggio!


Come ho provato a spiegare nell'introduzione dell'articolo, questo concerto lo sognavo dalla terza elementare, se ho calcolato bene. Mi ricordo come se fosse ieri quando due mie compagne di classe arrivarono a scuola con la maglia dei Lùnapop, dicendo che erano state al concerto: invidia pura.
Mentre adesso le bambine pensano a truccarsi e ad avere il telefono più tecnologico al mondo, io a 9 anni pensavo solo a quanti anni mi separavano ancora dal mio primo concerto dei Lùnapop.

Quando poi nel 2001 si separarono ci rimasi parecchio male ma poi Cesare, per fortuna, ha proseguito la sua carriera come solista e da lì in poi gli sono rimasta sempre fedelissima.
Cesare è sempre stato una persona molto simpatica, allegra, vitale e mi ha sempre reso molto fiera avere in comune il fatto di essere entrambi bolognesi DOC ;)
Le sue canzoni mi hanno davvero accompagnato dai primi anni dell'adolescenza (ricorderò sempre il momento in cui dedicai Un giorno migliore al fidanzatino), nei tragitti casa-scuola, mi ha persino fatto da sottofondo quando mi sono fatta il primo tatuaggio!

Finalmente il giorno X è arrivato: un po' provata dall'esperienza del Lucca Comics, sono comunque riuscita ad arrivare mezza sana e salva all'Unipol Arena.
Poco dopo le 21.15 comincia lo show: Cesare appare da sotto il palco e comincia a cantare Lost in the week-end con un mix di energia e giochi di colori stupendi,  da lasciare veramente incantati.
Il saluto dopo la prima canzone è d'obbligo: d'altronde Cesare è a casa, e con il suo sguardo sembra volerci abbracciare tutti per un solo istante; dopo un momento di assoluta dolcezza si riparte. Dopo l'intramontabile Padremadre e la nuovissima Buon viaggio (Share the love), Cesare ci dona una bellissima versione di Vieni a vedere perché suo
nata direttamente dal pianoforte.
Da brividi.

Fantastica la versione in chiave jazz di Gli uomini e le donne sono uguali: forse una canzone poco conosciuta (tranne che dai veri fan!) e meno "profonda" delle altre, ma altrettanto bella e super orecchiabile. Personalmente ho molto apprezzato il fatto che lui e i suoi musicisti abbiano pensato a riadattare alcune canzoni (stesso discorso per Maggese), come se volessero dar loro una "vita" nuova: scommetto che il giorno dopo tutti i presenti sono andati a scaricarsi le "nuove" canzoni in un baleno.

Un'altro elemento che mi è piaciuto moltissimo è stato il suo rapportarsi con il pubblico: ci parlava proprio come se fossimo stati in una bar a fare delle chiacchiere, lui seduto sul palco e noi con gli occhi incollati. Cesare ci ha reso partecipi del fatto che secondo Spotify sono più gli uomini a seguirlo, rispetto alle donne: parte subito la polemica, noi donne vogliamo farci valere e cantiamo a squarciagola Una come te, dedicata, come dice Cesare, a tutte noi. 

Se proprio proprio devo trovargli un difetto dico solo che la versione de Le sei e ventisei non mi ha fatta impazzire, ma gliel'ho perdonata subito.

Dopo una scatenatissima e immancabile 50 Special purtroppo il concerto sta per finire.
Cesare mi ha salutato nel migliore dei modi (e, se devo essere sincera, un po' ci speravo) e canta Un giorno migliore.
Scelta non azzeccata, di più.

Che posso dire? Concerto da 8, tra un po' mi inventerò come metodo di giudizio dei piccoli microfoni, così potrete capire cosa significa per me partecipare ad un bel concerto o viceversa ;-)

Al prossimo concerto e.. SHARE THE LOVE!

Alexis

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