martedì 22 dicembre 2015

The Last Shadow Puppets

Salve lettori! Oggi si torna a parlare di musica, con un gruppo (un duo per la verità) che sta facendo tanto parlare del suo ritorno sulle scene. Stiamo parlando dei The Last Shadow Puppets, gruppo formato nel 2008 da Alex Turner, leader degli Arctic Monkeys, e Miles Kane, l'allora leader del gruppo The Rascals.
I due inglesini da strapazzo sono amici dal 2005 e nel 2008 vantano già alcune collaborazioni artistiche; ricordiamo ad esempio la collaborazione di Kane alla canzone degli Arctic Monkeys "505", contenuta nell'album Favourite Worst Nightmare.
La convergenza artistica dei due ragazzi, poco più che ventenni, uno proveniente da Sheffield e l'altro dal Wirral, porta alla nascita dei The Last Shadow Puppets come side project.
L'album di debutto, The Age Of The Understatemet, prodotto da James Ford (che è anche il batterista del gruppo), viene pubblicato il 21 aprile 2008 in Inghilterra, preceduto dal singolo omonimo, ed è subito un successo.



Il pubblico non sa cosa aspettarsi da un ragazzo ormai famoso per la sua musica energica e i suoi testi incisivi e da un ragazzo semi-sconosciuto e certamente ancora inesperto. Il risultato sono 35 minuti di pura magia, che fanno viaggiare nel tempo e fondono in maniera esemplare le qualità dei due artisti, diversi ma perfettamente complementari.
Il disco va oltre il pop-rock che siamo abituati a sentire in quel periodo, o meglio, torna indietro, regalandoci un'atmosfera anni '60 che non ci saremmo mai aspettati da due ventiduenni. Non è certo un mistero che i due ragazzi si siano ispirati ai vecchi film di James Bond e alle sonorità morriconiane. Per creare una tale atmosfera si sono avvalgono della collaborazione della London Metropolitan Orchestra, diretta da Owen Pallett, talentuoso compositore canadese, che scrive anche tutti gli arrangiamenti.
Il disco si apre con il singolo di debutto, "The Age Of The Understatement", che alcuni hanno ricollegato ai Muse per quanto riguarda le sonorità, e che si distingue per personalità e aggressività.


Gli altri due singoli estratti dall'album sono "Standing Next To Me", semplice ma geniale poesia d'amore scritta da Miles Kane, e "My Mistakes Were Made For You", calma e riflessiva, un po' mailconica e con un pizzico di perfidia che non guasta mai.


I testi, come al solito, sono da manuale, poetici quanto basta ma con la giusta dose di durezza e concretezza. Il talento, già ben noto, di Turner, si fonde con la "frizzantezza" di Kane che, seppur meno esperto, dà certamente un contributo fondamentale alla buona riuscita del disco.
Il tour che segue l'uscita dell'album è, purtroppo, molto breve e ogni esibizione è accompagnata dall'orchestra.


I due nel corso degli anni si trovano spesso ad esibirsi agli stessi Festival. E' cosa nota che Miles Kane, chitarra in mano, raggiunga spesso gli Arctic Monkeys sul palco al momento di suonare "505". Ma quando sono in vena, i due, ormai non più ragazzini, continuano a regalare al pubblico delle bellissime esibizioni, in ricordo dei tempi passati, come quella su un palco del Glastonbury Festival nel 2013.


Dal 2008, nonostante i fan chiedessero a gran voce un nuovo lavoro, non si è più parlato del gruppo...almeno fino a qualche settimana fa! I due hanno infatti annunciato ufficialmente l'uscita del loro secondo album, prevista per la primavera del 2016, a otto anni dall'uscita del primo. Vi lascio quindi con il trailer del nuovo disco, sperando di coinvolgervi con il mio entusiasmo, di farvi scoprire un angolino di musica ancora per voi inesplorato e di farvi tornare per leggere il mio pensiero riguardo l'uscita dell'album!


Avrei voluto mettere i video di tutte le canzoni, ma mi sono trattenuta, quindi promettetemi che andrete a sentirle! Non dico che dobbiate per forza apprezzarle, ma date almeno una possibilità a questi due scavezzacollo che sanno fare benone il loro mestiere.

Cris

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