venerdì 17 giugno 2016

L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome - Alice Basso

TITOLO: L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome
AUTORE: Alice Basso
EDITORE: Garzanti
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2015
PAGINE: 271
PREZZO: 14,90 euro
GENERE: Narrativa
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RECENSIONE DI: Chiara
VOTO★★★★

In molti amano l'odore della carta.
Alcuni ne vanno proprio pazzi. Quando comprano un libro, se lo avvicinano al naso e aspirano forte chiudendo gli occhi. Talvolta mugolano. Se entrano in una biblioteca, inspirano a pieni polmoni come fossero in alta montagna, poi estraggono un vecchio volume dal primo scaffale e ci tuffano la faccia con l'intenzione apparente di baciarlo.

Vani è una ghostwriter per un'importante casa editrice torinese. Scrive libri per altri. Gli autori devono solo fornirle l'idea principale e lei riempie interi libri con le stesse parole che avrebbero usato loro.
Poi, un giorno il suo capo le fa incontrare Riccardo, autore di successo in preda a una crisi di ispirazione, di cui Vani dovrà scrivere il nuovo romanzo. Inaspettatamente tra loro due nasce subito una forte intesa che va anche al di là del semplice rapporto di lavoro.
Nel frattempo, una delle autrici per cui Vani sta scrivendo un nuovo libro scompare misteriosamente e lei si ritrova, così, a collaborare con la polizia per ritrovarla.

Quando ho iniziato questo romanzo non sapevo davvero che cosa aspettarmi. Ultimamente ho letto diverse storie ambientate in librerie o in case editrice ma, sfortunatamente, molte di queste sembrano quasi delle copie tra loro (sia per la trama che per lo stile) mentre pochissime di queste sono davvero originali e avvincenti.
Fortunatamente, questo romanzo appartiene alla seconda categoria e, probabilmente, questo è stato possibile anche grazie all'esperienza dell'autrice in una casa editrice.
Il successo di questo romanzo credo sia dovuto a una combinazione di fattori. Innanzitutto la trama molto originale che combina il mondo dei libri con le indagini investigative.
Inoltre, una protagonista decisamente sopra le righe (viene paragonata a Lisbeth Salander) ma che mi è risultata subito molto simpatica. Per non parlare del fatto che è dannatamente brava nel fare il suo lavoro. Riesce, infatti a passare tra stili e storie completamente diversi come se niente fosse ma, d'altronde, questa è la caratteristica che dovrebbe avere ogni buon ghostwriter

Ogni ghostwriter degno di questo nome deve possedere tutte queste cose. Deve uscire da sé stesso, per così dire, entrare nei panni dell'autore di turno, e immaginare non solo cosa scriverebbe, ma anche il modo migliore in cui farlo. E poi, farlo lui. Ogni bravo ghostwriter è un liquido che assume la forma della testa in cui viene versato, uno specchio che ne replica il volto, un mutante che ne assorbe il carattere. E anche una specie di giudice lucido e distaccato che, mentre tutta quest'opera di identificazione ha luogo, riesce a mantenersi imperturbabile e a decidere il modo più efficace di dire le cose che l'autore ha da dire. Un maledetto camaleonte multitasking: ecco cos'è un ghostwriter degno di questo nome.

In generale, tutti i protagonisti sono ben descritti ma naturalmente alcuni risultano più simpatici altri meno. Uno dei personaggi che ho odiato particolarmente è stato Riccardo. Non saprei nemmeno spiegare il perché tuttavia l'ho preso in antipatia fin da subito.
Insomma, un libro che consiglio assolutamente!

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