TITOLO: Il diavolo veste Prada
AUTORE: Lauren Weisberger
EDITORE: Piemme
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2013
PAGINE: 413
PREZZO: 10,90 euro
GENERE: Narrativa
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RECENSIONE DI: Chiara
VOTO:★★★☆☆
FILM
REGIA: David Frankel
DURATA: 109 min
ANNO DI USCITA: 2006
GENERE: Commedia, drammatico
INTERPRETI: Meryl Streep (Miranda), Anne Hathaway (Andrea), Emily Blunt (Emily), Stanley Tucci (Nigel), Simon Baker (Christian Thompson)
---------------------------------------RECENSIONE DI: Chiara
VOTO:★★★★☆
Andrea è appena laureata e ha il
sogno di diventare scrittrice. In cerca di lavoro si presenta ad un colloquio
per diventare l’assistente di Miranda Priestley, direttrice di Runaway, una famosissima rivista di
moda. Pur non conoscendo la rivista né il nome di Miranda, Andrea ottiene
questo ambitissimo lavoro con la promessa che dopo un anno la Direttrice le
aprirà le porte per qualunque rivista/giornale lei desideri.
Ho trovato questo libro in un
mercatino dell’usato e, dato che il film mi era piaciuto molto, ho colto l’occasione
per prenderlo e leggerlo anche se a dir la verità non ricordavo che il film
fosse stato tratto da un libro. Ovviamente, mi è stato impossibile non
paragonare i due.
Innanzitutto, devo confessare
che, stranamente, in questo caso ho apprezzato molto di più il film che il
libro. Infatti, una delle cose che avevo tanto apprezzato nel film, ovvero la
parte più divertente che strappa qualche sorriso, qui manca totalmente. La
storia non ha nulla di divertente, anzi!!! Fin dalle primissime pagine si
avverte il forte stress e la pressione a cui Andrea è sottoposta. Sempre di
corsa, non può staccarsi un secondo dal cellulare né di giorno né di notte né
in qualsiasi altro caso. (E pensare che prima di accettare questo lavoro lei
non lo aveva nemmeno un cellulare!!) Non può permettersi di non rispondere ad
una sola chiamata di Miranda che la chiama per risolvere qualsiasi incombenza
(e non le importa se non esiste modo per soddisfare la sua richiesta….è compito
di Andrea trovarne uno) magari cambiando idea non appena Andrea trova una
soluzione dopo essersi fatta in venti. Insomma, Miranda risulta veramente odiosa
per tutto il libro (nel film questo suo caratteraccio risulta meno accentuato)!
Un’altra differenza è la storia
del complotto alle spalle di Miranda, completamente assente nel libro. Questo
mi è dispiaciuto perché aggiungeva un qualcosa in più alla storia che, così, risulta,
invece, un po’ piatta, fatta solo di un susseguirsi di giornate lavorative,
peraltro molto simili tra loro. Andrea, infatti, non riesce ad avere più tempo
nemmeno per stare con il suo ragazzo e con la migliore amica Lily a causa di
questo impiego. Questo personaggio (Lily) nel film è appena presente mentre
riveste un ruolo importante nel libro e sarà lei, anche se indirettamente, che
farà capire ad Andrea che questo non è il lavoro dei suoi sogni.
Infine, uno dei motivi che mi
hanno fatto apprezzare di più il film (forse il più importante) è il fatto che nel
film possiamo rifarci gli occhi con tutti i magnifici capi di abbigliamento che
nel libro, ovviamente, sono solo descritti.
Tuttavia, nonostante il film mi
sia piaciuto di più, anche il libro è degno di nota. I personaggi sono descritti
in modo magnifico. Basti pensare a Miranda….ogni volta che parlava aumentava
anche il mio stress ahah!!
Andrea, Miranda e Emily |
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