martedì 6 marzo 2018

The fate of the Tearling - Erika Johansen


TITOLO: The fate of the Tearling
AUTORE: Erika Johansen
EDITORE: Multiplayer
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2017
PAGINE: 429
PREZZO: 19 euro
GENERE: Distopico
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RECENSIONE DI: Chiara
VOTO★★


L’errore di un’utopia è dare per scontato che tutto sarà perfetto. Alla perfezione si può anelare, ma siamo umani e portiamo nelle utopie i nostri dolori, i nostri errori, la gelosia e la sofferenza. Non possiamo abbandonare le nostre mancanze, nemmeno in cambio di una speranza di Paradiso, quindi progettare una nuova società senza tener conto della natura umana significa condannarla al fallimento.

Questo terzo e ultimo volume della saga di Erika Johansen si apre nel peggiore dei modi: Kelsea è prigioniera, il suo regno è senza regina e, come se non bastasse, l’Arvath si prepara a un attacco contro la fortezza. Mazza Chiodata, a cui Kelsea ha assegnato il ruolo di reggente, sa che non può impiegare tutte le sue forze per le ricerche della regina perché questa non lo vorrebbe. Perciò, nel frattempo, si dedica alla ricerca di padre Tyler (il quale è entrato in possesso della corona andata perduta da tempo) e alla pulizia del Nido, il covo di gallerie sotterranee nel quale vengono perpetrati i crimini più atroci.
Allo stesso tempo Kelsea, anche se non è più in possesso dei cristalli, continua ad avere flashback del passato ma questa volta si tratta di Katie, una ragazza appartenente alla prima generazione di nati dopo il Passaggio. Attraverso i suoi ricordi Kelsea intravede anche dei giovani Row e Galvin e sa che attraverso queste memorie può trovare la chiave per fermare tutto il male che invade il suo regno. Ma prima deve scoprire come è morto Jonathan Tear.

Come i libri precedenti anche questo non mi ha deluso affatto e mi ha definitivamente convinta che questa sia una delle miglior saghe che ho letto da sempre. Ciò che mi piace è il fatto che, a differenza di molti distopici, la serie non si conclude con la cacciata/sconfitta del tiranno di turno. Anzi, questo costituisce appena l’inizio del primo romanzo. Tutto quello che segue è il tentativo di rimediare all’insieme di guai e di scelte sbagliate fatte dai sovrani che hanno preceduto Kelsea. Un lavoro sicuramente non facile anche perché ci sono ovviamente individui che non sono per niente contenti di tali cambiamenti (perché magari lucravano sopra le ingiustizie del regno e che magari ora temono una punizione). E non posso fare a meno di riflettere su quanto sia vera questa cosa. Infatti, quando nei libri si fa riferimento a una dittatura, spesso si viene indotti a pensare che nel momento in cui quella cade i cattivi saranno puniti e i problemi risolti…insomma in qualche modo il “bene” vince. Il pensiero che esista un nutrito gruppo che si oppone fortemente al cambiamento e che, anzi, potrebbe addirittura avere la meglio, non sfiora nemmeno la mente (o almeno questo è quello che di solito capita a me). Poter vedere l’impegno che Kelsea ci mette, soprattutto per trovare un giusto equilibrio che non la faccia a sua volta diventare una dittatrice (anche se per cose che lei stessa ritiene giuste), è un qualcosa che mi ha lasciata senza parole.

!!!ATTENZIONE QUI DI SEGUITO TROVERETE SPOILER!!!!

Tuttavia, se proprio vogliamo guardare il capello, credo per l’autrice abbia giocato sporco sul finale.
La magia è stata presente in tutti i libri della saga. Però, non mi sarei mai aspettata che Kelsea ne facesse uso per tornare indietro nel tempo e modificare un singolo avvenimento (la morte di Row e la non-fuga di Katie) per cambiare il presente. In effetti questa era l’unica soluzione che le si presentava perché stava perdendo e con lei tutto il suo popolo. Ma credo che sarei rimasta ancora più colpita se la scrittrice avesse trovato un modo, realistico, senza dover far uso di pratiche magiche perché sarei stata veramente curiosa della soluzione. Inoltre, in questo modo fa sembrare che una situazione del genere possa essere risolta solo in un libro ma non nella vita vera in quanto priva di magia.
Tuttavia, il fatto che abbia inserito i viaggi nel tempo con le loro conseguenze mi ha fatto impazzire!!!! Kelsea infatti riesce a modificare il futuro ma in questo modo è l’unica che ha memoria anche dell’altra versione…poter vedere quelli che considerava amici ma che non la riconoscono mi ha spezzato il cuore.
Insomma, una saga spettacolare che vi consiglio assolutamente!! E tanto di cappello a Erika Johansen per aver scritto questo capolavoro.

1 commento:

  1. che dire amo questa saga passa dal mio blog c'è un premietto per voi http://themydiarysecret.blogspot.it/2018/04/my-world-award-2018.html

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