lunedì 5 marzo 2018

The glittering court - Richelle Mead


TITOLO: The glittering court
AUTORE: Richelle Mead
EDITORE: Lswr
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2017
PAGINE: 438
PREZZO: 16,90 euro
GENERE: Romance
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RECENSIONE DI: Chiara
VOTO★★


Non avevo mai pensato di rubare la vita a qualcuno. In realtà, a prima vista nulla faceva supporre che nella mia vecchia vita ci fosse qualcosa che non andava. Ero giovane e sana. Mi piaceva pensare di essere intelligente. Appartenevo a una delle famiglie più nobili di Osfrid, la cui stirpe risaliva ai fondatori del paese. Certo, il mio titolo sarebbe stato più prestigioso se la fortuna della mia famiglia non si fosse volatilizzata, ma a questo era facile porre rimedio. Dovevo semplicemente fare un buon matrimonio. Ed è lì che cominciarono i miei problemi.

Elizabeth è una nobildonna e appartiene a una delle famiglie più nobili di Osfrid. Tuttavia, ora che la fortuna della sua famiglia si è quasi esaurita l’unico modo che ha per continuare a condurre una vita agiata è quello di contrarre matrimonio. Almeno questo è quello che vorrebbe sua nonna e Elizabeth sarebbe disposta ad acconsentire (anche se ciò significasse sposare un lontano cugino che non le fa proprio una bella impressione) se l’incontro con Cedric non le facesse cambiare idea. Quest’ultimo, infatti, giunge a casa sua per portare Ada, una delle cameriere di Elizabeth, alla Corte Scintillante, un luogo in cui ragazze di umili origini seguono un “addestramento” per imparare a comportarsi in società in modo da poter essere date in sposa (ovviamente con il loro consenso) a uomini ricchi e facoltosi. Tuttavia, la cameriera è riottosa ad accettare la proposta di Cedric preferendo tornare invece dalla sua famiglia, cosa che non può fare per mancanza di denaro. Così, Elizabeth coglie la palla al balzo; aiuta Ada a ritornare dai suoi e allo stesso tempo ne assume l’identità per fuggire da un matrimonio che non vuole e recarsi, in questo modo, alla Corte Scintillante dove sa che potrà eccellere in quanto realmente nobile anche se deve stare attenta a non dare troppo nell’occhio per non rischiare di farsi smascherare. In tutto ciò, Cedric la copre fin dall’inizio (lui stesso ha dei segreti che non vuole rivelare) e presto tra i due nasce una forte amicizia che non esiterà a trasformarsi in altro.

“Non potete farlo da sola. Voi…non potete fare nulla da sola”.
“e perché no?”, replicai bruscamente, leggermente dispiaciuta nel vederla indietreggiare. “Sono una nobildonna del regno. Il nome della mia famiglia ispira rispetto ovunque. Dunque perché non dovrei essere libera di andare ovunque? Di scegliere di fare tutto ciò che voglio?” […]
“Perché siete la contessa di Rothford. Qualcuno con un nome come il vostro non può andare tra coloro che un nome non ce l’hanno. Quanto a chi siamo, signora…bè, è una cosa che non si può scegliere”.

Dopo aver adorato la serie de l’Accademia dei vampiri sapevo di non restare delusa da questa nuova serie della Mead. La storia mi ha presa talmente tanto che nonostante siano 400 e passa pagine l’ho terminato in una giornata. Mi è piaciuto vedere Elizabeth doversi adattare a compiti che prima non aveva mai svolto ma, soprattutto, mi è piaciuto il suo carattere…rinuncia infatti a una vita agiata solo per poter essere sinceramente felice o, almeno, poter decidere da sola chi sposare. È veramente determinata ad ottenere quel che vuole e non si spaventa dalla fatica che questo comporta.
Un’altra cosa che ho apprezzato, anche se fa solamente da sfondo, è vedere come la Mead descrive il comportamento dei conquistatori e dei conquistati…spero che nei prossimi libri venga approfondito questo aspetto. Anche perché da come ho letto online, ogni libro della serie avrà per protagonista una delle diverse ragazze della Corte Scintillante tanto che il secondo libro sarà incentrato su Mira. Questo mi fa veramente piacere perché sulle amiche di Elizabeth ci sono ancora molti misteri e così potremmo sapere qualcosa in più su di loro. Il secondo volume è già uscito ma non so se riuscirò a leggerlo a breve (causa altri duemila libri che mi fissano minacciosi dal comodino ahahah) 

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